+40 Parole ed Espressioni Idiomatiche tipiche di ogni Comunità Autonoma Spagnola

    In questa lezione continuiamo a parlare delle espressioni idiomatiche classificate per le Comunità Autonome spagnole.

    Espressioni idiomatiche delle comunità autonome

    Nella lezione precedente (Espressioni Idiomatiche delle Comunità Autonome della Spagna) parlavamo di alcune espressioni di alcune comunità; oggi parleremo di:

    • ESTREMADURA
    • ANDALUSIA
    • COMUNITÀ VALENZANA
    • MURCIA
    • ARAGONA
    • CATALOGNA
    • ISOLE BALEARI
    • ISOLE CANARIE

    ESTREMADURA

    In Estremadura si utilizza:

    ABATE: per dire “casi

    ESEMPI:

    «Casi me caigo

    «Abate me caigo

    ARRECÍO: per dire “muerto de frío“.

    ATROCHAR: é un sinonimo di “atajar“, ossia, uscire dal percorso per arrivare prima.

    LAMBUZO: per dire “glotón” e un “goloso“, ossia, una persona alla quale le piace mangiare molto.

    POSTILLA: é la “costra de la herida“.

    CALLEJA: é un camino stretto tra due pareti nelle periferie dei paesi.

    TESTARRO: per dire che un oggetto o utensile é vecchio e che non serve a nulla .

    ANDALUSIA

    Passiamo al sud della Spagna, in Andalusia. In Andalusia si utilizza:

    ACARAJOTAO: per dire che sei “dormido“, “distraído” e “en las nubes“.

    MALAFOLLÁ: si utilizza specialmente in Granada per riferirsi al brutto carattere di una persona.

    TAJÁ: quando beviamo molto, nella Feria de abril ad ejempio, e ci ubriachiamo.

    ESEMPIO:

    «Ayer menuda tajá que llevaba Luis

    FLAMA: é un sinonimo di “calor“.

    DAR CORAJE: quando nos arrabbiamo con qualcosa o qualcuno ma senza manifestarlo.

    ESEMPIO:

    «Qué coraje que me da eso que me ha dicho esta persona

    MIJILLA: si utilizza come sinonimo di “poquito“.

    QUILLO: si utilizza come sinonimo di “chiquillo“; si utilizza per riferirsi a un ragazzo che sarebbe per esempio un tuo amico. A seconda della zona dell’Andalusia nella quale ti trovi, puoi anche sentire “illo“.

    MURCIA

    In Murcia si utilizza:

    ACHO: é una parola che si utilizza moltissimo e in qualunque situazione, si utilizza per chiamare l’attenzione, qualcosa come “¡Hey!, ¿qué tal?“.

    CHUMINÁ: si utilizza per dire che qualcosa é una cavolata.

    DESABORÍO: definisce la persona che é sgradevole o poco affettiva.

    PANZÁ: si utilizza quando esageriamo di qualcosa in particolare, per esempio di mangiare.

    ESEMPIO:

    «Que panzá de comer me he pegado

    REVENÍO: si utilizza per riferirci a un alimento che é scaduto, che é avariato.

    COMUNITÀ VALENZANA

    In Valencia si utilizza:

    ¡LEEE!: é una forma colloquiale di salutare le persone, come “¡Aupa!” nei Paesi Baschi e come “¡Epa!” in Navarra.

    A CAGAR A L’HORT: si utilizza quando qualcuno ti infastidisce e vuoi dirle, in modo volgare, che se ne vada, che in castigliano significa “a cagar a la huerta“.

    PANFIGOL: si riferisce a una persona tranquilla, senza molto carattere né energia.

    ¡CHÉ!: é una espressione che si utilizza per dimostrare delusione, disgusto, malcontento e rabbia.

    CATALOGNA

    In Catalogna si utilizza:

    PLEGAR: é un verbo che si utilizza quando chiude un negozio o quando finisce la giornata lavorativa.

    ESEMPI:

    «Hoy plego a las 7

    «Mañana plegaré a las seis y media

    MERDER: si utilizza come sinonimo di “lío” o “follón“, vale a dire qualcosa che é abbastanza fuorviante; “¡Qué lío!” é lo stesso che “¡Quin merder!“.

    ¡APA!: si utilizza per dire “¡Venga, no puede ser!“, vale a dire quando qualcuno ti dice qualcosa che non riesci a credere.

    NO PUC MES: é un’espressione molto utilizzata per dire che “no puedo más“.

    Il libro della BurbujaDELEspañol

    ARAGONA

    In Aragona si utilizza:

    IR DE PROPRIO: é una espressione molto peculiare che si utilizza quando finisci di fare quello che stai facendo e vai a fare qualcosa in particolare.

    ESEMPIO:

    «Dejo de trabajar y voy de proprio a estar contigo

    ESCOBAR: significa “barrer“.

    MOCARSE:” significa soffiarsi il naso.

    CHIPIARSE: quando piove molto e ti bagni moltissimo.

    ZABORRERO: é una persona che fa le cose velocemente e male.

    LAMINERO: si utilizza per definire una persona molto golosa alla quale le piacciono molto i dolci.

    ISOLE BALEARI

    Nelle Isole Baleari si utilizza:

    ACOTXAT: si utilizza per riferirsi a qualcuno che è molto coperto, di solito si usa quando qualcuno si copre con molte coperte per dormire.

    MEM: significa l’espressione “a ver“, che in spagnolo si utilizza prima di iniziare a dire qualcosa.

    XUBEC: si utilizza per riferirsi a quando dopo aver mangiato ti viene da dormire e ti senti stanco, cioè, la tipica “modorra“.

    ISOLE CANARIE

    Nelle Isole Canarie si utilizza:

    ÑOS: esprime sorpresa e stupore.

    Mi NIÑO/NIÑA: questa espressione serve per esprimere affetto e amore tra persone che si conoscono.

    CHACHO: é l’abbreviazione di “muchacho” e di solito si utilizza per varie cose:

    • se lo pronunci leggero e debole, esprime un sentimento de pietà. Per esemplo alla tua amica l’ha lasciata il suo fidanzato e ti dici “chacho“.
    • se lo pronunci forte, con energia, esprime sorpresa.

    Guagua: é “l’autobús

    TENER JILGORIO: significa “tener hambre“.

    Abbiamo terminato tutte le Comunità Autonome spagnole. Questo é tutto per oggi, ci vediamo nella prossima lezione. A presto!

    Vuoi continuare a imparare cose nuove? Studia le espressioni e le parole che si possono usare per parlare al telefono!

    Hai appreso i contenuti di questa lezione? Prova a fare gli esercizi!

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