In questa lezione parleremo di uno dei pittori spagnoli più famosi di tutta la storia dell’arte, Diego Velázquez. Conosciuto in tutto il mondo, Velázquez è probabilmente il miglior pittore spagnolo della storia e anche uno dei più eccezionali a livello mondiale. In questo articolo vedremo la sua biografia, i suoi dipinti più conosciuti e il vocabolario più importante legato alla storia dell’arte!
Diego Velázquez e il Barroco spagnolo

Diego Velázquez era un pittore sevillano che faceva parte del Siglo de Oro della pittura spagnola, ovvero il XVII secolo. Questo periodo viene così chiamato perché durante tale epoca la pittura e la letteratura spagnole raggiunsero una grande qualità. Prima di affrontare la biografia di Diego Velázquez, spieghiamo brevemente com’era la situazione della Spagna in quel momento.
Contesto
Siamo nel XVII secolo, nel contesto del Barocco spagnolo, in piena Controriforma cattolica e in un contesto di crisi economica, sociale e politica. La Controriforma cattolica è la risposta della Chiesa cattolica alla Riforma protestante, ovvero siamo in un periodo di confronto tra cattolici e protestanti. In quel momento, la Spagna è un paese cattolico e la Chiesa userà l’arte per fare propaganda cattolica. Per questo motivo, nella pittura, il tema più importante sarà quello religioso. Oltre alla pittura religiosa, i pittori affrontano anche altri tipi di tematiche come ritratti, nature morte o pittura mitologica, ma in misura minore. La Chiesa e la monarchia sono i principali committenti, ovvero i principali clienti dei pittori.
Inizio – 1623
Diego Rodríguez de Silva y Velázquez è nato a Siviglia e ha iniziato a formarsi come pittore nella sua città natale. Durante questo periodo ha lavorato nell’officina del suo futuro suocero, Francisco Pacheco. Della sua fase sevillana spiccano alcune opere come El aguador o La vieja friendo huevos.
Primo periodo madrileno (1623-1629)
Poco dopo, Velázquez aprì la sua propria bottega e iniziò la sua lunga carriera come pittore. Si trasferì a Madrid e divenne il pittore di corte del re Felipe IV, della Casa d’Austria. Il pittore di corte è l’artista che normalmente realizza commissioni per la famiglia reale. All’interno della corte di Felipe IV ebbe una grande libertà creativa e poté dipingere quadri di diverse tematiche: religiosi, nature morte, ritratti, mitologici… Nel 1628 realizzò una delle sue opere più famose, Il trionfo di Bacco (El triunfo de Baco), anche chiamata I Bevitori (Los Borrachos). Si tratta di un dipinto mitologico che rappresenta il dio del vino Bacco circondato da un satiro, che nella mitologia greca erano creature che vivevano nei boschi, e da diversi uomini ubriachi.
Primo viaggio in Italia (1629-1630)
In quel periodo, Velázquez incontrò il pittore Pedro Pablo Rubens e fu lui a suggerirgli di andare in Italia per apprendere dai grandi maestri italiani. Velázquez visitò molte città come Milano, Venezia, Padova e Roma. Con questo viaggio, la sua tavolozza di colori si trasformò: non dipingeva più con toni così scuri, ma con colori più chiari, e cominciò a interessarsi ad altri temi come i paesaggi o i nudi. Ad esempio, di questa epoca è La fragua di Vulcano, in cui Velázquez rappresenta un tema mitologico. Compare il dio Apollo a sinistra, portando una cattiva notizia a Vulcano, il dio del fuoco. Apollo gli dice che la moglie di Vulcano, Venere, dea dell’amore, gli è stata infedele con Marte, il dio della guerra. Un altro dipinto di questo periodo è Vista del giardino della villa Medici (Vista del jardín de la villa Medici).
Ritorno a Madrid (1631-1649)
Dopo il suo primo viaggio in Italia, Velázquez tornò a Madrid e mise in pratica tutto ciò che aveva imparato là. Tra le sue opere religiose di questo periodo spicca il suo Cristo Crocifisso (Cristo Crucificado), che rappresenta Gesù sulla croce con la corona di spine. Fece anche diversi ritratti tra cui spicca il Conde Duque de Olivares, che è uno dei quadri più barocchi di Velázquez, con il cavallo alzato sulle zampe posteriori. Questo signore, chiamato Gaspar de Guzmán, era un nobile e politico dell’epoca.
La sua opera più importante di questo periodo è La resa di Breda (La rendición de Breda), o anche conosciuta come Le lance (Las lanzas). In quest’opera si racconta la resa di questa città olandese nel contesto della Guerra degli Ottant’anni (1568-1648) tra la Spagna e i Paesi Bassi. Quest’opera è di tematica storica, ma in realtà Velázquez non era mai stato nella città di Breda, infatti, dipinse il quadro 10 anni dopo l’evento. Questo è il dipinto più grande di Velázquez.
Secondo viaggio in Italia (1649-1651)
Nel 1649 il pittore fece un altro viaggio in Italia per ordine del re Filippo IV al fine di acquistare dipinti e statue per le collezioni reali. Lì dipinse il ritratto del papa Innocenzo X. Per molti, questo è il miglior ritratto di Velázquez perché riesce ad esprimere la personalità crudele di questo papa.
Ultimi anni (1651-1660)
Tornato in Spagna, nel 1656 Velázquez realizza il suo capolavoro, Le Meninas, anche chiamato La famiglia di Filippo IV. In primo piano vediamo l’infanta Margherita circondata dalle sue menine, le sue ancelle portoghesi, di nome Agustina Sarmiento e Isabel de Velasco. Appaiono anche due nani e due tutori, persone che si prendevano cura dei bambini e si occupavano della loro educazione. La scena è dipinta nell’Alcázar di Madrid, la residenza del re e della sua famiglia. Appaiono anche i re riflessi in uno specchio, Mariana d’Austria e Filippo IV, che contemplano la scena. Inoltre, Velázquez dipinge se stesso per omaggiare la sua professione di pittore, cioè per mostrare che la sua professione di pittore è importante e sufficientemente degna per rappresentarsi accanto alla famiglia reale. È una delle opere più importanti della storia dell’arte e sicuramente è la gemma della corona del Museo del Prado. Come curiosità, se volete vederla di persona un giorno, dovete andare a Madrid perché il Museo del Prado non presta mai quest’opera ad altri musei.
Altre opere importanti di Velázquez di questo periodo sono Venere allo specchio (Venus del espejo), un’opera rara perché nel barocco spagnolo ci sono pochissimi nudi, o Le Filatrici (Las Hilanderas), che è un’altra opera mitologica. In generale, si ritiene che sia una rappresentazione della favola di Aracne, dove Atena castiga la tessitrice Aracne, trasformandola in un ragno, per aver osato rappresentare Giove in un arazzo.
Infine, Velázquez morì nel 1660 per malattia e oggi è considerato uno dei pittori più importanti della storia dell’arte.
Termina qui la lezione di oggi! Spero che vi sia piaciuta e che abbiate imparato nuove cose su Velázquez! A voi, quale opera di Velázquez piace di più? Fatelo sapere nei commenti! Se siete interessati a conoscere di più sulla cultura del mondo ispanico, vi consiglio di dare un’occhiata all’articolo sui personaggi più famosi spagnoli!
Hai imparato i contenuti di questa lezione? Prova a fare gli esercizi!
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